FOTO BITICCHI

Biticchi Srl

La storia della Biticchi srl è la storia di due amici fraterni che …alla fine della seconda guerra mondiale…si ritrovano ad inventarsi un mestiere …
Uno dei due è appena tornato da anni di prigionia in Germania…l’altro ha perso casa e lavoro sotto i bombardamenti alleati a Poggibonsi…entrambi hanno alle spalle esperienze lavorative nel settore motoristico… alla Piaggio di Pontedera e nella rinomata officina Ramerini di Siena…in due hanno voglia di lavorare per quattro…e intelligenza per capire che quello è il momento buono per mettere in gioco le 50.000 lire di cui dispongono…

A Poggibonsi la famiglia Biticchi abita già da prima della guerra …ed in due stanze di quella casa lungo la via Cassia …oggi viale Marconi…Dino e Cecco nel 1946 muovono i primi passi come soci: attrezzi da lavoro comprati a Genova sul mercato dell’usato…una vecchia Jeep Willis ed un Jeeppone Dodge… scelti fra i mezzi ormai inutilizzati dalle truppe americane e stivati nello stadio di Poggibonsi…un banco prova fatto in casa e… inizia l’avventura…
La bravura di riconoscere “ad orecchio” i guasti dei motori di allora… logorati dall’uso in strade perlopiù sterrate …e di riparare quei sistemi frenanti messi a dura prova da percorsi accidentati sono la molla per i primi successi di quei due giovani soci…
I clienti si moltiplicano…si fidelizzano …arrivano anche da lontano per riparare automobili…camion… mezzi agricoli…e con le due jeep è assicurato il soccorso stradale 24 h su 24… tutti i giorni dell’anno.

Così succede pure che nel 1948 Cecco scelga di sposarsi con la sorella di Dino nel giorno di Santo Stefano per non perdere nemmeno un giorno lavorativo …e che lasci la sposina e gli invitati a tavola…durante il pranzo per la festa di nozze…s’infili la tuta da lavoro e scenda in strada per aggiustare un pullman in panne…
Poi nel 1956 …in quello che era l’ orto di casa Biticchi …affacciato sulla via Cassia… Dino e Cecco costruiscono un capannone per la prima vera officina di Poggibonsi attrezzata di tutto punto…per auto e veicoli industriali.
Allo stesso tempo nei locali pari strada parte una nuova attività complementare che negli anni diverrà il ramo principale della società: il commercio di ricambi …
Nei primi anni ‘60 la ditta Biticchi e Bazzani …cavalcando l’onda del boom economico… e avvalendosi di personale altamente specializzato …realizza un’officina rettifiche ed ottiene il mandato di concessione per la vendita di ricambi originali Fiat.
Nel 1965 sempre a Poggibonsi viene inaugurato un nuovo spazio multifunzionale nei nuovissimi locali sotto la Galleria Cav.V.Veneto: l’ORAP…officina -riparazioni -auto- Poggibonsi.
I servizi qui sono molteplici…accanto alla meccanica…all’elettrico ed alla rettifica si offre un servizio custodia auto 24h su 24 con annesso lavaggio automatico a spazzole rotanti …il primo in provincia di Siena…una novità che …oggi sembra un niente… ma a quel tempo richiama clienti e anche molti curiosi che conoscono gli autolavaggi solo grazie ai film americani.
Per rendere più efficiente la gestione dei vari rami aziendali si decide di lì a poco un investimento importante :l’acquisto di una fatturatrice Olivetti Mercator …alla folle cifra di 3 milioni di lire…un investimento non da poco se si pensa che a quei tempi una Fiat 500 costava meno di 500.000 lire !
La Mercator era una fatturatrice integrata da un perforatore di banda per la memorizzazione dei dati contabili ed i dati contenuti nel nastro perforato venivano poi trasferiti …fuori sede…su elaboratori elettronici.
Oggi ci sembra una sciocchezza, ma al tempo si trattava di una innovazione importante che permetteva un notevole risparmio di tempo …una contabilità più precisa…e concretizzava il concetto di innovazione che Bazzani e Biticchi avevano sempre ricercato nel far crescere la loro azienda.
Si arriva così nel 1975 con tre sedi distaccate … 35 dipendenti… una mole immensa di lavoro da gestire… e l’offerta di Fiat per diventare uno dei soli cinque concessionari d’ Italia autorizzati alla vendita per cabine Iveco.
Si decide di privilegiare questo settore ed arriva allora il momento di cedere i rami aziendali collaterali ai relativi caporeparti che da dipendenti diventano così clienti.

Così succede pure che nel 1948 Cecco scelga di sposarsi con la sorella di Dino nel giorno di Santo Stefano per non perdere nemmeno un giorno lavorativo …e che lasci la sposina e gli invitati a tavola…durante il pranzo per la festa di nozze…s’infili la tuta da lavoro e scenda in strada per aggiustare un pullman in panne…
Poi nel 1956 …in quello che era l’ orto di casa Biticchi …affacciato sulla via Cassia… Dino e Cecco costruiscono un capannone per la prima vera officina di Poggibonsi attrezzata di tutto punto…per auto e veicoli industriali.
Allo stesso tempo nei locali pari strada parte una nuova attività complementare che negli anni diverrà il ramo principale della società: il commercio di ricambi …
Nei primi anni ‘60 la ditta Biticchi e Bazzani …cavalcando l’onda del boom economico… e avvalendosi di personale altamente specializzato …realizza un’officina rettifiche ed ottiene il mandato di concessione per la vendita di ricambi originali Fiat.
Nel 1965 sempre a Poggibonsi viene inaugurato un nuovo spazio multifunzionale nei nuovissimi locali sotto la Galleria Cav.V.Veneto: l’ORAP…officina -riparazioni -auto- Poggibonsi.
I servizi qui sono molteplici…accanto alla meccanica…all’elettrico ed alla rettifica si offre un servizio custodia auto 24h su 24 con annesso lavaggio automatico a spazzole rotanti …il primo in provincia di Siena…una novità che …oggi sembra un niente… ma a quel tempo richiama clienti e anche molti curiosi che conoscono gli autolavaggi solo grazie ai film americani.
Per rendere più efficiente la gestione dei vari rami aziendali si decide di lì a poco un investimento importante :l’acquisto di una fatturatrice Olivetti Mercator …alla folle cifra di 3 milioni di lire…un investimento non da poco se si pensa che a quei tempi una Fiat 500 costava meno di 500.000 lire !
La Mercator era una fatturatrice integrata da un perforatore di banda per la memorizzazione dei dati contabili ed i dati contenuti nel nastro perforato venivano poi trasferiti …fuori sede…su elaboratori elettronici.
Oggi ci sembra una sciocchezza, ma al tempo si trattava di una innovazione importante che permetteva un notevole risparmio di tempo …una contabilità più precisa…e concretizzava il concetto di innovazione che Bazzani e Biticchi avevano sempre ricercato nel far crescere la loro azienda.
Si arriva così nel 1975 con tre sedi distaccate … 35 dipendenti… una mole immensa di lavoro da gestire… e l’offerta di Fiat per diventare uno dei soli cinque concessionari d’ Italia autorizzati alla vendita per cabine Iveco.
Si decide di privilegiare questo settore ed arriva allora il momento di cedere i rami aziendali collaterali ai relativi caporeparti che da dipendenti diventano così clienti.

I servizi qui sono molteplici…accanto alla meccanica…all’elettrico ed alla rettifica si offre un servizio custodia auto 24h su 24 con annesso lavaggio automatico a spazzole rotanti …il primo in provincia di Siena…una novità che …oggi sembra un niente… ma a quel tempo richiama clienti e anche molti curiosi che conoscono gli autolavaggi solo grazie ai film americani.

Per rendere più efficiente la gestione dei vari rami aziendali si decide di lì a poco un investimento importante :l’acquisto di una fatturatrice Olivetti Mercator …alla folle cifra di 3 milioni di lire…un investimento non da poco se si pensa che a quei tempi una Fiat 500 costava meno di 500.000 lire!

La Mercator era una fatturatrice integrata da un perforatore di banda per la memorizzazione dei dati contabili ed i dati contenuti nel nastro perforato venivano poi trasferiti …fuori sede…su elaboratori elettronici. Oggi ci sembra una sciocchezza, ma al tempo si trattava di una innovazione importante che permetteva un notevole risparmio di tempo …una contabilità più precisa…e concretizzava il concetto di innovazione che Bazzani e Biticchi avevano sempre ricercato nel far crescere la loro azienda.
Si arriva così nel 1975 con tre sedi distaccate … 35 dipendenti… una mole immensa di lavoro da gestire… e l’offerta di Fiat per diventare uno dei soli cinque concessionari d’ Italia autorizzati alla vendita per cabine Iveco.
Si decide di privilegiare questo settore ed arriva allora il momento di cedere i rami aziendali collaterali ai relativi caporeparti che da dipendenti diventano così clienti.
Nel 1983 per migliorare l’operatività del magazzino che ormai serve capillarmente Toscana …Umbria…alto Lazio ed Emilia… quella che ormai è già diventata la Biticchi spa si trasferisce nella nuova sede di Ponte Spada appositamente studiata e creata secondo gli standard adottati dalla casa mandante.

Negli anni 90 …quando Fiat ed Iveco scelgono una politica distributiva che taglia via il canale dei concessionari specialisti ricambi a vantaggio delle grandi concessionarie di vendita auto e veicoli industriali…Dino…Cecco…ed i loro figli già entrati a far parte dell’organico…intravedono una nuova opportunità in questo cambio di direzione imposto dalle case madri. Quello che era stato il mercato di ricambi strettamente legati a marchi italiani si allarga…e grazie al nome “Biticchi” ben conosciuto in tutta Italia è facile diventare partner di concessionarie a marchio straniero…ed iniziare una nuova avventura che comprende anche le componentistiche “non originali”…meccanica…fanaleria…cristalli…plastiche e lamierati… L’ingresso nell’appena nato consorzio d’acquisto CRT è lo step successivo…non solo vantaggi economici ma condivisione di progetti come la nuova sede consorziale di Prato e nuovi alleati per la risoluzione di problematiche legate alla volatilità di un mercato sempre più instabile.

È storia abbastanza recente il ritiro graduale dei due capostipiti dal lavoro attivo e la gestione aziendale affidata alla seconda generazione fino al 2012 quando…
per raggiunti limiti d’età e mancanza di una terza generazione cui passare il testimone…la Biticchi srl è stata ceduta ad un giovane imprenditore che ha mantenuto comunque vivo il marchio Biticchi.
È invece storia dell’altroieri quando alla fine del 2018 … il Club Auto Storiche Valdelsa ha trasferito la sua sede in una parte di quell’edificio pensato proprio per il settore auto… Grazie all’impegno del presidente …l’amico Mauro Morandi…dei consiglieri e dei soci… alcuni spazi della “Biticchi concessionaria specialista ricambi” adesso hanno preso nuova vita …si sono abbelliti …e ospitano “anziane e vecchie signore”… auto d’epoca che hanno fatto bella mostra di sé lungo le strade…
Credo che Dino e Cecco ne sarebbero orgogliosi…
Franca Biticchi
Silvano Bazzani